Palazzo Fascie è il cuore pulsante della cultura della città, sempre più il luogo che raccoglie la storia, la memoria e la cultura di Sestri Levante: vi trovano spazio il MUSEL, l’Archivio Storico, gli spazi espositivi destinati alle mostre temporanee, l’ampia biblioteca pubblica comunale. Da oggi il Palazzo avrà una nuova immagine complessiva, espressa mediante un nuovo logo grafico ed un nuovo sito internet che tra poche settimane sarà online raccontando tutte le attività e le esperienze presenti nel Palazzo.

Durante il 2017 sono stati ospitati dieci concerti di musica classica, quindici conferenze sui più svariati temi culturali, numerosi incontri con autori del territorio e non solo, alcune mostre tese al recupero della memoria delle nostre origini, decine e decine di laboratori artistici e culturali per bambini e ragazzi. Il Musel è una delle realtà museali archeologiche più importanti della Liguria con un aumento dei biglietti venduti nel primo trimestre 2018, pari ad oltre il 50% rispetto a soli due anni fa. L’Archivio Storico presente nel palazzo permette ai cittadini ed agli studiosi ad esempio di consultare i documenti del catasto e le delibere della città dal Seicento, o di studiare il dettagliato sistema documentale di età napoleonica. La Biblioteca comunale, ristrutturata grazie ai fondi UE messi a disposizione per il restauro di Palazzo Fascie, contiene oltre 30.000 titoli e quotidianamente ospita decine di studenti, prestando una media di cento volumi al giorno.

Vorrei ringraziare tutte le persone e le Associazioni che quotidianamente contribuiscono allo sviluppo delle politiche culturali di Palazzo Fascie, a cominciare dal prof. Fabrizio Benente direttore scientifico del Musel. La cultura è un valore fondamentale per una comunità e non credo esista miglior investimento per il futuro che conservare, valorizzare, rendere fruibile ai cittadini la nostra storia, le tradizioni e la cultura della città” afferma l’amministratore di Mediaterraneo Marcello Massucco “In un momento storico così complesso e in cui tutto tende a sfumarsi in una indistinta globalizzazione, preservare l’identità e le radici stesse del nostro territorio rappresenta uno dei percorsi strategici su cui puntare per far crescere i ragazzi come adulti consapevoli”.